Chin

Il Chin, conosciuto anche come Japanese Chin o Spaniel Giapponese, è una delle razze canine più affascinanti e antiche del continente asiatico, con un’eredità che mescola nobiltà, raffinatezza e un marcato senso di eleganza e compostezza. Adorato per la sua espressività e la dolcezza del suo carattere, questa razza ha saputo conquistare l’affetto e l’amore degli appassionati di cani in tutto il mondo. Amato sia per la sua storia ricca ed esotica sia per la sua affettuoso legame con gli esseri umani, il Chin si adatta perfettamente alla vita di appartamento ed è un compagno ideale per coloro che desiderano un cane dal temperamento tranquillo e dalla stazza ridotta.

Storia e origini

Sebbene il nome suggerisca una possibile origine cinese, il Japanese Chin è strettamente legato alla storia del Giappone, dove è denominato “Chin”. Si narra che i suoi antichi progenitori siano stati portati dall’aristocrazia e dall’imperialismo cinese al Giappone come regali diplomatici intorno al 500 d.C. Questi cani erano molto apprezzati dalla nobiltà giapponese, tanto che per lungo tempo la loro proprietà fu riservata esclusivamente alla famiglia imperiale e agli aristocratici. Il Chin veniva mantenuto per la compagnia e spesso considerato più come un oggetto di lusso ed estetico piuttosto che come un animale.

Sono stati mantenuti in ambienti raffinati e celebrati per il loro aspetto aristocratico e il loro comportamento dignitoso. Nonostante la stretta associazione con il Giappone, infatti, alcune teorie suggeriscono che la razza possa avere origini coreane o addirittura vietnamite. Fu solo nell’800 che questo cane raggiunse l’Occidente, grazie ai navigatori e ai commercianti che tornavano dai loro viaggi in Oriente. In particolare, la razza divenne popolare in Inghilterra e negli Stati Uniti verso la fine del secolo, quando venne ufficialmente riconosciuta dalle principali associazioni cinofile.

Caratteristiche fisiche

Il Chin è un cane di piccola taglia, pesante mediamente tra i 3 e i 4 chili con un’altezza al garrese che oscilla tra i 20 e i 27 centimetri. Presenta un aspetto distintivo con un profilo quadrato, che si contraddistingue per una simmetria quasi perfetta tra lunghezza e altezza. La sua testa è larga e leggermente arrotondata con un muso corto e affilato e occhi grandi, scuri e espressivi che conferiscono al viso un aspetto quasi umano. Uno degli aspetti caratteristici è il pelo, lungo, setoso e di solito bianco con chiazze nere o rosse, che crea un contrasto visivo di grande effetto e conferisce al cane un’aria nobile ed elegante.

Il pelo richiede una toelettatura regolare per mantenere la sua bellezza e la salute. Le orecchie sono piccole, a forma di V, e ricoperte di peli lunghi che si fondono armonicamente con il pelo del corpo. La coda è alta e ricurva sul dorso, con pennacchi di pelo che si abbinano al manto del corpo.

Carattere

Se aspetto e storia fanno del Chin un cane dall’aria nobile e distante, il suo carattere rivela una natura molto diversa: e affettuoso, socievole e sorprendentemente vivace. Si lega molto al suo umano di riferimento, seguendolo con lealtà e devotamente nella vita quotidiana. Gli esperti riconoscono al Chin un’intelligenza sottile e una sensibilità acuta, spesso associata a una certa indipendenza comportamentale. Non è un cane che ama particolarmente gli “esercizi”, preferendo invece le sessioni di gioco interattivo o i momenti di relax in compagnia.

Nonostante la sua stazza ridotta, il Chin possiede una dignità quasi felina e ama mantenere un certo controllo sul suo ambiente immediato, osservando con curiosità quanto gli succede intorno. Apprezza la quiete e non è eccessivamente abbaiatore, il che lo rende un ottimo candidato per la vita in appartamento. Inoltre, ha una propensione naturale a essere pulito e, se educato con dolcezza e coerenza, impara facilmente le regole di casa.

Convivenza

La convivenza con un Japanese Chin è generalmente piacevole e senza grandi problemi, a patto di rispettare il suo bisogno di tranquillità e il suo spazio. Come per ogni razza, l’educazione iniziale è fondamentale: un adeguato addestramento e una socializzazione precoce aiuteranno a prevenire timidezze o comportamenti indesiderati. Questo vale soprattutto in vista dei contatti con estranei o altri animali, situazioni in cui il Chin può mostrare una certa riservatezza. Adatto a famiglie, single e anziani, il Chin è tuttavia meno raccomandato per case con bambini molto piccoli, non tanto per la sua indole, ma piuttosto per la sua piccola stazza che lo renderebbe vulnerabile a un gioco troppo vivace.

Per quanto riguarda la salute, questa razza può essere soggetta a problemi oculari dato l’ampio spazio fra gli occhi, oltre a patologie cardiache e alla displasia dell’anca, quindi è necessario prestare attenzione alle visite veterinarie periodiche. In conclusione, il Chin è un compagno delicato, affettuoso e abbastanza contenuto in termini di bisogni, che sa regalare grandi soddisfazioni ai suoi proprietari con la sua grazia, la sua incantevole presenza e il suo spirito fedele e giocoso. Un piccolo tesoro simbolo dell’Oriente, che continua a rapportarsi con l’essere umano con la stessa dignità e lo stesso mistero che lo caratterizzavano già secoli fa nelle corti imperiali giapponesi.